LA MARATONA CON GLI HANDYBIKE

Carissimo Presidente, carissimi amici dell'Astra, quest'anno anche io ho partecipato alla Maratona, ma non attivamente, non ero preparato fisicamente.
Ho fatto la Maratona come supporto agli atleti dell'Handybike ed è questa mia esperienza che desidero condividere con Voi.
Ovviamente ero l'unico degli accompagnatori in bicicletta che aveva fatto la Maratona e sapeva gustare il sapore della giornata nel giusto modo, oltre a saper riconoscere il valore di quanto ci girava intorno.
Le fortune sono state varie.
La prima innanzitutto quella di aver conosciuto dei ragazzi meno fortunati di noi, ma anch'essi vogliosi di mettersi in gioco sul percorso classico dei 42 km e 195 mt. Ragazzi ognuno con una storia diversa, e sfortunatamente con una personalità costruita con grande sforzo. 120 ragazzi e non ragazzi che alle 9,20 sono partiti.
La seconda fortuna è stata quella di aver conosciuto Alex Zanardi, un professionista sempre pronto ad ascoltare e a dire una battuta simpatica a chi gli fa domande. La sua è forza di volontà allo stato puro, sublimata però da un team di aziende che lo sostengono e che lui ripaga con una bellissima immagine agonistica.
La terza fortuna è stata quella di essere stato vicino a keniani ed etiopi (uomini e donne) che si riscaldavano prima della gara: il top dell'atletica mondiale a portata di mano. Chi li aveva mai visti così da vicino? Sembrava si riscaldassero su di un tapis roulant, sempre sorridenti e ciarlieri. Le ragazze, fisicamente più piccoline, mentre si scaldavano ridevano e scherzavano con battute sussurrate le une alle altre. Sembrava un'immagine di altri tempi.
La quarta fortuna è stata quella di correre in bicicletta per 42 km di fianco a 4/5 corridori (quelli che tenevano la mia andatura, ovvero più o meno 22/25 kmh), sostenerli ed incitarli, incitare il pubblico a battere le mani, perché ogni curva fatta per questi ragazzi è una vittoria, ed il traguardo un trionfo personale.
La quinta fortuna quella di correre in bicicletta su di un circuito vuoto, totalmente d'eccezione, una Roma fantastica, attrezzata per ricevere oltre 12.000 persone …. Che però mi stavano dietro.
La sesta fortuna, e questa è casualità, essendo arrivato in 2h 05', vedere in prima fila l'arrivo del primo arrivato, sino ad oggi visto sempre in differita in televisione: che scatto finale da velocista!!
Ebbene, dopo tutte queste fortune, spero proprio di tornare sui circuiti con scarpette ed ali ai piedi (ma anche vento nei capelli), e poter calcare nuovamente insieme a Voi tutti i campi di gara in simpatia ed allegria.

Un saluto

Luciano Pizzi

 
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